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Google Business | Grafiche

Grafiche per Google Business

Se hai un attività non puoi fare a meno di avere un profilo su Google My Business!

Questo incredibile strumento è in grado da solo di renderti visibile sul web a patto che la sua gestione non sia lasciata al caso. Il punto forte di Google my Business è sicuramente quello di posizionarti sulle mappe di Google, facendo il modo che qualsiasi utente sia in grado di trovarti con un semplice click tramite i motori di ricerca.

Registrarsi è semplice, basta avere un account su Google e poi accedere all’apposita area. Il primo passo è sicuramente quello di accedere alla sezione “Informazioni” ed inserire i dati della tua attività (indirizzo, orari, area coperta dal servizio, contatti, servizi offerti, immagini, ecc.)

L’ultima voce è “Foto” e qui dovrai fare attenzione a caricare soltanto immagini professionali, sia che siano fotografie della tua attività, che di prodotti da mettere in evidenza o promozioni particolari.

Lo stesso discorso vale per la sezione “Post” dove potrai aggiungere offerte, aggionamenti, eventi & prodotti.

Tutte le grafiche e le fotografie caricate nelle sezioni sopra indicate le potrai poi utilizzare anche per allestire il sito internet che Google Business offre la possibilità di creare e mettere online ad un costo che parte da soli 12,00 € l’anno.

Ed ? proprio quello del sito l’unico costo di google business che si propone come un servizio totalmente gratuito.

Nonostante il template del sito internet sia praticamente unico e quindi uguale per tutti, con la sola possibilità di scegliere tra qualche combinazione di colori, a differenziarti saranno proprio le immagini che andrai tu a caricare!

Per tutti questi motivi avere un supporto grafico è determinante ai fini di curare il rapporto con i tuoi clienti nel modo più efficace possibile. Google My Business è un servizio gratuito ed intuitivo ma ci sono elementi imprescindibili che lo compongono tra cui il tuo logo, delle fotografie e delle grafiche in grado di trasmettere al meglio le tue offerte ed i tuoi servizi.

Per ulteriori informazioni o per un preventivo gratuito contattami senza impegno all’indirizzo: fabris.r@robyfabrisdesign.it

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Le 3 regole per creare un Biglietto da Visita efficace

Il Biglietto da Visita è uno strumento essenziale per la tua attività ed il tuo brand!

Comunicare con efficacia non è di certo una cosa scontata. Alla base della comunicazione c’è la capacità di riconoscere gli elementi essenziali e di trasporli, nel caso di un biglietto da visita, su un cartoncino delle dimensioni di circa 8,5 x 5,5 cm

Uno strumento di lavoro piccolo ma di primaria importanza per la tua attività, in quanto un buon biglietto da visita ti rende sempre reperibile ai tuoi clienti.

Regola n° 1 – Quali testi inserire

Quando dobbiamo decidere cosa scrivere su un biglietto da visita la tendenza è sempre quella di esagerare. L’ideale sarebbe invece l’opposto, ossia di scrivere il meno possibile. Ovviamente conta molto il tipo di attività di cui parliamo e tra le prime valutazioni da fare c’è quella di capire se occorre o meno inserire un indirizzo fisico.

Diamo per scontato che sul biglietto da visita non deve comparire nessuna descrizione dell’attività, anche se ahimè in tanti casi mi è capitato di vedere anche questo.
E’ sottinteso che se consegnamo un biglietto da visita la persona davanti a noi conosce già di cosa ci occupiamo, e quest’ultimo gli serve soltanto per riuscire a ricontattarci.

Focalizziamoci quindi sui contatti, scegliamo il numero di telefono o di cellulare a cui siamo sempre reperibili, un’indirizzo email professionale ed infine l’indirizzo del nostro sito internet, se lo abbiamo.
Oltre ai contatti inseriremo poi nome e cognome.

Regola n°2 – Logo e Grafica

Dopo aver identificato i contenuti di testo vediamo ora come proseguire con l’ideazione grafica del nostro biglietto da visita.
Una soluzione che io trovo molto efficace è quella del biglietto fronte & retro, dove sul fronte posizioneremo il logo e sul retro i testi e la grafica.

La grafica riguarda chiaramente la parte più creativa di questo lavoro. Ma anche se le soluzioni sembrano infinite noi avremo delle linee guida ben precise da seguire.

Coma già visto nel mio articolo dedicato al LOGO quest’ultimo rappresenta l’elemento intorno al quale si sviluppa l’immagine del nostro brand. Per questo motivo l’immagine coordinata dovrà partire proprio dalle caratteristiche del logo come i colori, le forme, la font e lo stile.

Se abbiamo già un sito internet o altro materiale grafico che ci rappresenti non dovremo distaccarci da quello stile grafico.

In ogni caso la grafica non deve mai essere invasiva, ma deve essere invece abbastanza gradevole da attirare l’attenzione del nostro cliente. Un biglietto da visita può restare nelle tasche o sulla scrivania della persona a cui lo abbiamo lasciato anche per giorni ma non deve mai finire nel dimenticatoio.

Un immagine decisa e riconoscibile si imprime nella mente del nostro cliente dando valore al nostro biglietto che verrà così conservato con cura da chi lo ha ricevuto.

Regola n°3 – Formato & materiale

Una volta definita la grafica e terminata l’impaginazione del nostro biglietto da visita occorre quindi decidere su quale tipo di supporto stamparlo. Il primo elemento che determina la nostra scelta è il budget a disposizione, anche se normalmente il costo di stampa per qualche centinaio di biglietti è relativamente basso.

La lavorazione base ci impone la scelta tra una carta opaca o lucida e la grammatura della stessa che normalmente si aggira tra 250 e 350 g

Esistono comunque moltissime altre lavorazioni più particolari che si possono realizzare a seconda del fornitore che scegliamo. I migliori offrono la possibilità di inserire elementi in rilievo, di stampare su supporti cartacei speciali e di operare addirittura delle sagomature personalizzate.

Regola “fantasma” n°4 – Scegli un professionista

La regola n°4 sembra scontata, ma nel mondo della grafica non lo è mai.
Scegliere un professionista, anche solo per realizzazione del tuo biglietto da visita, significa andare alla ricerca di un prodotto funzionale e che possa davvero esserti di supporto.

La grafica non si basa sul gusto personale, o sulla riproduzione spesso impersonale e copiata di un qualcosa che risulti soltanto gradevole alla vista.

Ma è la ricerca di un prodotto la cui progettazione è orientata alla comunicazione visiva. Il concetto primario della grafica intende l’attuazione di una precisa strategia di marketing prima per poi arrivare ad una strategia creativa.

Entrambi questi aspetti devono essere assolti al 100% perchè il prodotto finale soddisfi le esigenze del cliente.

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La Mindfulness sul lavoro

La Mindfulness per lavorare meglio

L’aspetto lavorativo non è sicuramente il motivo principale per cui ho deciso di partecipare ad un corso di Mindfulness, ma di riflesso questo mondo porta non pochi benefici anche nella nostra professione.

Cos’è la Mindfulness?

La mindfulness nasce da un intuizione di Jon Kabat-Zinn per “sconfiggere lo stress, il dolore, l’ansia e la malattia con la saggezza di corpo e mente (per citare la copertina di uno dei suoi libri più rappresentativi: VIVERE MOMENTO PER MOMENTO)

la Mindfulness si ispira alla pratica di meditazione sviluppata a partire dai precetti del buddhismo ed è volta a portare l’attenzione del soggetto in maniera non giudicante verso il momento presente.

Vivere l’attimo quindi, mantenendo alta la concentrazione e la mente sempre lucida. Grazie alla consapevolezza la nostra attenzione è completamente rivolta a ciò che stiamo facendo, migliorando così la qualità del nostro operato.

Che relazione c’è tra la mindfulness e la meditazione?

La mindfulness deriva dalla meditazione zen, una delle principali tradizioni meditative del buddismo classico, e consiste proprio nel proporre la pratica della meditazione in contesti quotidiani. In sintesi un approccio che possa aiutarci a metterci in una diversa relazione col disagio, che prima o dopo, in un modo o nell’altro, tutti sperimentiamo.

Non è una tecnica di rilassamento, ne un modo per svuotare la mente e raggiungere il “vuoto”. Non è una modalità per garantirsi un facile benessere psicofisico e nemmeno una sorta di “spa emozionale”.
E’ invece una forma di meditazione adattata all’utente occidentale, che può quindi sperimentare un nuovo modo di affrontare la vita, contrastando stress e ansia.

Il protocollo mindfulness based stress reduction

Il protocollo MBSR (Metodo per la riduzione dello Stress basato sulla consapevolezza) prevede 8 incontri a cadenza settimanale, un percorso emozionante che di volta in volta ci spinge ad un livello sempre più alto di consapevolezza attraverso la pratica delle meditazione ma anche attraverso il confronto con gli altri ed una serie di “esercizi” da svolgere in autonomia durante la settimana.

Quali vantaggi apporta la mindfulness nel contesto professionale?

1. Più concentrazione
2. Mente aperta per le nuove idee
3. Ascolti meglio e comunichi in maniera più efficace
4. Gestisci le tue emozioni
5. Più memoria
6. Più empatia

Stress, incapacità di mantenere l’attenzione e di prestare ascolto, distrazioni continue, fino ad ansia e depressione. E’ la sindrome del lavoratore moderno, frammentato tra compiti spesso molto diversi tra loro e in mole troppo alta da portare a termine. Tra gli effetti della mindfulness segnalo: migliorare la concentrazione, favorire la produttività, il pensiero creativo e la comunicazione efficace.

Conclusione:

Ritengo che la mindfulness sia uno “strumento” eccezionale per migliorare il controllo dell’ansia e riportare l’attenzione su noi stessi e sulle nostre emozioni, ma sarebbe molto sbagliato credere di poterla sfruttare con l’unico scopo di migliorare la produttività.

La mindfulness richiede di fatto un cambio di prospettiva rispetto alla vita, che non avviene con uno sforzo ma semplicemente “accade” man mano che si porta avanti la pratica.

Durante il percorso ci renderemo conto di come il nostro approccio alle emozioni sia limitato e questo non farà altro che migliorarci sotto ogni aspetto del quotidiano, compreso (di conseguenza) quello professionale.

Negli Stati Uniti sta trovando ampio spazio nei luoghi di lavoro, come antidoto allo stress. Recentemente, Kabat-Zinn ha tenuto una serie di lezioni ai dipendenti di Google. L’azienda americana ha capito che per migliorare le condizioni di lavoro e per motivare i dipendenti, non serve agire solo sul contesto, ma anche e soprattutto sulle persone.

Dove?

Per partecipare al corso di mindfulness a cui ho preso parte anch’io potete visitare il sito www.mindfulnesslecco.it
Il corso si tiene nel cuore della città di Lecco presso il Centro ConsapevolMENTE in Via Mascari 65

“La Mindfulness e il lavoro” è un articolo scritto prendendo spunto dal libro di Jon Kabat-Zinn dal titolo “Vivere momento per momento”. Se ti interessa conoscere la mia preparazione professionale oltre al corso di mindfulness vai alla pagina Chi sono

Non puoi fermare le onde, ma puoi imparare a padroneggiare il surf

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